Documento di valutazione dei rischi (DvR)
Il Documento di Valutazione dei Rischi (DvR) è un documento che rappresenta la mappatura dei rischi per la salute e la sicurezza presenti in un'azienda, richiesto Testo unico sulla sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/2008), ove viene trattato agli articoli 17 e 28.
Il documento di valutazione dei rischi è stato introdotto per la prima volta nella legislazione italiana dal D.Lgs 626/1994.
Esso deve contenere tutte le procedure necessarie per l'attuazione di misure di prevenzione e protezione da realizzare e i ruoli di chi deve realizzarle.
Il documento di valutazione dei rischi, secondo quanto stabilito dal d.lgs. 81/08, è un obbligo per tutte le imprese ed enti, tra cui anche attività pubbliche e private, enti della Pubblica amministrazione, Forze armate, Polizia e servizi di Protezione civile, strutture giudiziarie, penitenziarie, quelle destinate per attività istituzionali alle attività degli organi con compiti in materia di ordine e sicurezza pubblica, le università, gli istituti di istruzione universitaria, gli istituti di istruzione e di educazione di ogni ordine e grado, le rappresentanze diplomatiche e consolari ed i mezzi di trasporto marittimi ed aerei.
La sua elaborazione è un compito non delegabile assegnato al datore di lavoro con l'ausilio del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP) e del medico competente, previa consultazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS/RLST) e deve inoltre essere redatto con data certa.
Per quanto riguarda i contenuti, il documento di valutazione dei rischi dovrà contenere:
- una relazione sulla valutazione di tutti i rischi, specificando quali sono i criteri che sono stati adottati per svolgere tale valutazione (ad esempio norme tecniche di riferimento)
- l'indicazione delle misure di prevenzione e protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali adottati a seguito della valutazione
-il programma delle misure per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza
-l'individuazione delle procedure per l'attuazione delle misure da realizzare e dei ruoli dell'organizzazione aziendale che vi debbono provvedere e che devono obbligatoriamente essere in possesso di adeguate competenze e poteri
- l'indicazione del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o di quello territoriale e del medico competente che ha partecipato alla valutazione dei rischi
- l'individuazione delle mansioni che espongono i lavoratori a rischi specifici e che pertanto richiedono riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento
Le principali categorie di rischio salute da valutare sono, sono quelli responsabili della potenziale compromissione dell’equilibrio biologico del personale addetto ad operazioni o a lavorazioni che comportano l’emissione nell’ambiente di fattori ambientali di rischio, di natura chimica, fisica e biologica, con seguente esposizione del personale addetto.
Appartengono a questa categoria i rischi dovuti a:
- Agenti Chimici (inalazione e assorbimento cutaneo di materiale pericoloso per la salute compresi aerosol e polveri con effetti differiti o cronicizzanti)
- Agenti Fisici (rumore, vibrazioni corpo intero e sistema mano-braccio, ultrasuoni)
- Agenti Cancerogeni e Mutageni
- Agenti Biologici
- Rischi Trasversali
- Organizzazione del Lavoro
- Fattori Psicologici
- Fattori Ergonomici
- Stress Lavoro-Correlato
- Attività/Lavori in Quota
- Lavoro in Spazi Confinati
- Esposizione a Radiazioni Elettromagnetiche (calore, luce, radiazioni ionizzanti)
- Esposizione a luce Laser
- Esposizione e microclima con alta/bassa temperatura
- Fattori condizionati dai processi di lavoro (lavoro in continuo, sistema di turni, lavoro in orario notturno)